Guardava il mare e respirava azzurro
Guardava oltre nell’attraversare il “senza fine” , oltre i nostri piccoli orizzonti. il mare lo contemplava, accarezzando le onde con lo sguardo muto. Ha salvato poveri ignari dalle onde mortali, pochi riconoscono il suo coraggio di uomo, quel coraggio che rende la vita una cosa minuscola e spinge al sacrificio ultimo. Guardava il mare e abbandonava nel vento segreti e pensieri.
Intravedeva nell’aria densa di salsedine, le scelte, gli amori, gli errori irreparabili, le gioie improvvise che illuminava il suo sguardo.
Arreso, giunto alla superba conclusione che non c’è “differenza alcuna tra il guidare i popoli o ubriacarsi da solo”.
Sereno, respirava nel vento, èra solo, in pace con sé e con il resto del mondo. Per un’impresa sola, smetterebbe di guardare questo mare, volgendo le spalle alle onde.
Per un grande amore sfiderebbe ogni limite,
Per un grande amore finirebbe la sua tregua, oserebbe ancora quel tuffo impavido nell’altro.
Perché il suo cuore era puro, invincibile e pieno di un’insolita luce, come il mare.
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